Nell’area dell’ex-Dazio di Subiaco il Sindaco Francesco Pelliccia ha inaugurato il “Giardino della Stampa”, percorso artistico ed espositivo dedicato ai due stampatori Conrad Sweynheym e Arnold Pannartz autori del primo libro stampato in Italia (1465) nel monastero di Santa Scolastica a Subiaco.
Il percorso è stato realizzato sui cedri secolari caduti nel giardino di via Cadorna, grazie alla collaborazione dell’artista Valentina Martino di Olevano Romano, la quale dopo un’attenta ricerca fatta insieme a Tristano Callori e alla Sig.ra. Nicoletta De Valeris ha interpretato i simboli del primato della stampa che Subiaco detiene e li ha raffigurati in bellissime sculture di legno.
Dal canto suo il sindaco dopo aver ringraziato la signora Martino e la ditta Micocci, che ha provveduto a sistemare il posto ha ricordato che: “l’Idea nasce nel 2015 in occasione dei 550 anni della stampa del libro, stampato in Italia. Allora, lo facemmo von una lezio magistrali di Umberto Eco. Oggi, abbiamo deciso di dedicare questo spazio a questi due stampatori, che resero Subiaco la città della stampa , prima della grandi città. Poi nel 2018 è venuta fuori l’idea di legarle a questo giardino del Dazio, dopo che un forte vento aveva abbattuto tutti i cedri di questo giardino che caddero. Questo fatto percepito come una negatività, allora si decise di lavorare con le sculture in legno dopo il contatto con la signora Valentina Martino. Un giardino di valore culturale e identitario importante ma anche un valore turistico, perché richiama questo primato insieme al museo della Rocca Abbaziale, il borgo dei Cartai, e soprattutto la biblioteca nazionale di Santa Scolastica , dove sono conservati incunaboli e copie anastatiche primi libri stampati. Speriamo che questa iniziativa sia apprezzata anzitutto dai cittadini e dai turisti”.
La signora Martino non ha lasciato nulla al caso perché è riuscita, dopo aver studiato approfonditamente il problema con l’aiuto di alcuni amici, ad elaborare con la sua sega elettrica ed i suoi scalpelli, ma soprattutto con la sua geniale arte un complesso di piccoli capolavori che raccontano la storia dei due stampatori fino ad oggi. Mani preziose e la fantasia creativa dell’artista è arrivata anche a sfruttare la radice di un cedro, rimasta parzialmente legata alla terra del giardino, che ha una bellissima storia che ha saputo raccontare e distribuire sulla parte dei tronchi rimasti evidenziandone i vari aspetti. Un’artista a tutto tondo che ha realizzato un vero capolavoro.
Giancarlo Flavi
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