Paliano, che fine ha fatto la strada turistica all’interno dei lotti della Selva dove tutti si appropriano del terreno demaniale?

Durante la campagna elettorale che ha portato per la seconda volta ad essere sindaco Domenico Alfieri era stata promessa la realizzazione di una strada turistica all’interno della proprietà regionale (circa 188 ettari di terreno con il borgo) della Selva tra i lotti che erano nati su carta. Passati mesi e mesi e nonostante la Regione avesse affidato 120 mila euro della strada non si hanno notizie.

Mai come quest’anno e per gli anni a venire ed in piena emergenza sanitaria per con il covid-19 questa strada sarebbe stata un vero toccasana per chiunque avesse voluto andare a passeggiare.  Questa benedetta strada dovrebbe nascere, si dice, di fronte all’ingresso del Bosco di Paliano che ha richiamato almeno 10.000 persone nel suo primo anno (o meglio in cinque mesi) dell’apertura che avrebbero potuto usufruirne gratuitamente come avvenuto per il bosco.

Intanto all’interno dei lotti sparisce sempre più la proprietà regionale, perché chi si allunga a destra e chi si allunga a sinistra di qualche millimetro sulla carta che equivale a una decina di metri nella realtà se non centinaia di metri.

La mancata realizzazione di questa strada crea difficoltà reali per andare sui terreni dei lotti assegnati. Intanto, un lotto molto difficile da lavorare è rimasto sul groppone del Comune di Paliano che ne ha avuto la gestione per trenta anni in comodato d’uso di quel terreno ed è ancora senza strada per andare eventualmente a visionarlo, almeno che il Comune non chieda il permesso ai privati.

Pare di capire, quindi, che all’interno di questa proprietà regionale – comunale regni, come sempre, il caos totale. Nessuno rispetta i vincoli come quelli della produzione biologica, come previsto dalla legge che regola i Monumenti Naturali Regionali e non certamente intensiva come invece qualche nuovo agricoltore  degli ultimi tempi sta facendo.

Intanto, quella bruttura composta dai newjersey in cemento armato che avvolge il trenino che Dom Antonello Ruffo di Calabria aveva messo in mostra proprio sulla palianese, non viene tolta da nessuno ed anche questa è una promessa politica mancata.

Per questo problema perché non intervengono nei Guardia Parco Regionali ne la Polizia Locale? Nessuno  interviene neanche la provincia, in considerazione del fatto che non sta a tre metri dalla strada provinciale e circa un mese fa c’è scappato anche il morto proprio davanti a questo inspiegabile “recinto” di cemento che non serve a nessuno e che abbruttisce la zona.

Giancarlo Flavi

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