Zagarolo, intervista all’assessore Antonella Caspoli

Antonella Caspoli, assessore con delega a politiche sociali, pari opportunità, abbattimento barriere architettoniche e agricoltura multifunzionale, racconta le iniziative del Comune di Zagarolo. «Con l’aiuto della Giunta e del Consigliere Alberto Iacovacci abbiamo partecipato a molti bandi, e speriamo che vadano a buon fine. Con la lista “Zagarolo dei diritti” stiamo portando avanti molte iniziative», racconta l’assessore Caspoli.

Qual è il progetto a cui avete lavorato di più recentemente?

«Al momento abbiamo un progetto a cui tengo molto: aprire una casa rifugio per le donne vittime di violenza. Abbiamo ottenuto già la casa, stiamo facendo i lavori e si partirà tra poco. Avremo un posto in cui le donne potranno andare nel drammatico periodo di transizione, per riacquistare fiducia e sentirsi sicure, per rimettersi in cammino e decidere quale via prendere. Credo che questo progetto abbia una valenza culturale: non basta combattere a parole la violenza, bisogna contrastarla con azioni. Questo progetto è stato reso possibile anche grazie ad un contributo della regione Lazio. La casa è stata sequestrata alla criminalità organizzata, quindi il progetto ha una doppia valenza. Speriamo di riuscire ad essere operativi per la fine di maggio. Con la Sindaca Emanuela Panzironi e il resto da Giunta stiamo lavorando tantissimo. Lavoriamo in serenità ed armonia, sono molto contenta».

Politiche sociali

Come procede la situazione Covid? Come state gestendo le difficoltà?

«Con i soldi arrivati dalla Regione e il contributo del governo abbiamo aiutato 515 nuclei familiari con i buoni spesa. È importante aiutare, soprattutto in questo momento complicato. Con l’aiuto del Protezione Civile di Zagarolo e di Valle Martella abbiamo quindi distribuito questi buoni spesa. Gli uffici comunali si sono occupati di protocollare questi buoni, spendibili sul territorio. Sappiamo quindi che questi soldi aiuteranno anche le aziende locali. Hanno quindi una doppia valenza: aiutare le famiglie in difficoltà e sostenere le attività che ci circondano».

E riguardo ai vaccini?

«Per quanto riguarda la prenotazione del vaccino, abbiamo chiamato i centri anziani, cercando di prenotare il vaccino per tutti. Questo ci ha riempito il cuore di gioia. Soprattutto perché i centri anziani ora sono chiusi e lamentano la poca socialità, in questo modo hanno invece ripreso contatto con gli utenti e i servizi. Siamo riusciti a svolgere questa attività insieme al centro anziani, agli uffici comunali e alla protezione civile. Inoltre, per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, stiamo cercando di avviare dei progetti per avere dei servizi da parte del comune. Dare una collocazione a chi percepisce il reddito di cittadinanza, così da avere un servizio per la comunità».

Articolo a cura di ESMERALDA MORETTI

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