Labico, donna minacciata con un machete

Un altro caso di violenza, questa volta, a Labico. Un uomo di circa sessant’anni ha aggredito la sorella durante una discussione. I due convivevano e l’uomo era probabilmente ubriaco. Ha colpito la donna prima al volto e poi la ha minacciata con un machete. 

In seguito ad una segnalazione, i carabinieri di Labico sono interventi tempestivamente, disarmando l’uomo.

Scrive su Facebook la consigliera con delega alle politiche giovanili e di genere di Labico e Giulia Lorenzon:

“Oggi dovrebbe essere per tutti un giorno di festa ma non lo è affatto.

Episodi del genere non ci appartengono e ci lasciano inorriditi anche se consapevoli che tra le mura domestiche non sempre si vivono favole.

A tal proposito, grazie alle Forze dell’ordine per il tempestivo intervento. Ricordiamo infine che a Labico è presente il Centro Antiviolenza “Maria Manciocco”, gestito da Aps Socialmente Donna, con numero h24 3668166496 collegato al numero nazionale 1522”.

Le parole di Fernanda (Argia) Simone, Presidente APS SocialMenteDonna, Responsabile del Centro Antiviolenza “Maria Manciocco”: 

“Nonostante la presenza di un centro di ascolto per donne vittime di violenza, ora Centro Antiviolenza “Maria Manciocco”, sia presente a Labico fin dal 2013 e, nonostante le numerose iniziative volte a sensibilizzare ed informare la popolazione, purtroppo per molte donne chiedere aiuto è sempre difficile, vuoi per disinformazione, vuoi per paura o per vergogna.

Approfitto dell’ospitalità offerta da questo mezzo di comunicazione per ribadire che il centro antiviolenza, gestito dall’APS SocialMenteDonna, è dotato di un telefono attivo H24 (3668166496), ha una sede, messa a disposizione dal Comune di Labico, in Vicolo delle Coste 9; garantisce alle donne accoglienza, ascolto e se richiesta e/o necessaria consulenza legale e psicologica”.

In questo periodo assistiamo sempre più spesso a casi di violenza. Violenza in ogni campo e settore. Viene da chiedersi il perché di tutta questa violenza immotivata, che sembra quasi una conseguenza degli scorsi difficili mesi di pandemia e lockdown: come se non sapessimo più come si fa a vivere in modo civile e rispettoso delle persone e delle regole. Come se avessimo un po’ perso il senso della realtà.

• Articolo a cura di Esmeralda Moretti