E’ la qualità dei prodotti che serve la cosa che distingue lo chef –fisarmonicista Valerio Ricciardi del ristorante “ Il Locandiere de Core e de Panza” di Acuto nel nord della provincia di Frosinone, salito agli onori delle cronache nazionali della cucina italiana grazie alla trasmissione televisiva Sky TV di Alessandro Borghese Quattro Ristoranti quando arrivò al primo posto con il piatto di “abbacchio ciociaro allo scottadito”.
Una ricetta semplice ma con un segreto: carne che fa insaporire sotto vuoto e poi la cuoce. Altra particolarità che lo distingue tra le prelibatezze del suo ristorante è che ha voluto rilanciare, in onore dello zio Antonio Latini il barman poliglotta di Fiuggi Città deceduto l’anno scorso, il “Gelato Caldo di San Biagio”.
Lo chef Valerio “emana” simpatia nel conversare con i clienti che lo vanno a trovare sul “campo di lavoro”. A soli 44 anni, da 30 è nella ristorazione, perché sin da 14 anni ha frequentato i locali di Fiuggi oltre alla scuola Alberghiera I.P.S.S.E.O.A. “ Michelengelo Buonarroti, dove aveva scelto inizialmente Sala e Barman, invece girando l’Italia ed affiancando cuochi importanti italiani ha imparato il mestiere di cuoco e nove anni fa è riuscito ad affittare il piccolo chalet di legno posto dopo la galleria in territorio di Acuto, ma alle porte della città termale di Fiuggi, dove è riuscito ad attrezzare un locale importante e “prezioso” sia all’ interno che all’esterno con massimo 80 persone, proprio perché vuole dare un ’ottimo servizio ai suoi clienti.
Ne ha fatte di esperienze prima di arrivare ad un preciso punto di partenza ovvero la qualità dei prodotti. Infatti, ha partecipato alla trasmissione televisiva “Sai cosa Mangi” di rete 4 con la Folliero. E’ stato lo chef del Golden Gala Mennea allo stadio Olimpico di Roma con la Camera di Commercio di Frosinone. Ha conquistato il terzo posto al Campionato del Mondo svoltosi a Parma di “Pizza a due”, con Francesco Bellocchio che preparava la base e lui gli ingredienti. Prima di fare lo chef ha fatto anche il Carabiniere ausiliare e famosa è una sua foto che ha fatto in Vaticano mentre conversava con una suora, foto che ha fatto il giro del mondo.
Insomma, stiamo parlando di una persona che la sua vita ha formato come uno dei migliori chef italiani e che porta in tavola i prodotti stagionali della nostra ricca Ciociaria, perché è anche un fine ricercatore di cose prelibate non solo per il palato, ma anche e soprattutto per la salute delle persone. Insomma, nel ristorante “Il Locandiere” si mangia di gusto e di qualità che abbinata agli ottimi vini ciociari soprattutto il “Cesanese del Piglio” ma anche a quelli italiani con oltre 150 etichette, fanno di questo locale, posto accanto ad un bosco di castagne un ristorante di livello. Uno chef artista in tutti i sensi perché sensibile anche alla musica.
Giancarlo Flavi
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