“Siamo veramente stufi di sentire e leggere gli sproloqui della consigliera di opposizione Silvia Carocci. È come un disco rotto dice sempre le stesse cose senza accorgersi che diventa ogni giorno più noiosa. Il Bilancio Consuntivo approntato dal Commissario Prefettizio è stato approvato dalla maggioranza con il voto addirittura contrario della minoranza+ traditori di riporto”. Cosi in una nota la maggioranza consigliare di Artena che poi prosegue:
“Insomma se il Bilancio lo prepariamo noi, votano NO. Se lo prepara il Commissario Prefettizio, votano NO. È UNA VITA CHE VOTANO NO A TUTTO!!! Non sanno fare altro che giocare allo sfascio e allo scioglimento del comune, con la solita azione di sciacallaggio, rimanendo una volta di più scornati e delusi. Hanno dimostrato anche ieri sera la loro ipocrisia umana e la solita demagogia.
Erano sicuri e tronfi dell’imminente scioglimento del consiglio comunale.
Dovevate vedere le loro facce quando hanno visto il consigliere Pecorari tra i presenti! “Bianchi come gli panni lavati”
In tutti questi anni non hanno fatto uno straccio di proposta. Sanno solo criticare e minacciare. Hanno creato nel paese un clima di odio e tensione continua. Se pensano che così facendo vinceranno facile le prossime elezioni amministrative allora si sbagliano veramente di grosso.
Se ne accorgeranno al momento giusto.
Quello che il CEP deve al Comune verrà versato. Anzi la Carocci si renda, una volta tanto, utile e inviti i suoi amici del PD a darci una mano per ricevere il dovuto prima possibile.
Per quanto riguarda le cause giudiziarie perse dia lei l’esempio e si sbrighi a rimborsare il Comune delle spese legali che ci ha costretto a sostenere con le sue denunce ed i sistematici ricorso al TAR puntualmente persi.
È dal 2018 che si diverte in questa maniera. Non abbiamo dimenticato la sfiducia al Sindaco presentata la vigilia di Natale senza neanche rispettare il quorum previsto dalla legge.
E però la preghiamo, per amor di patria, non parli a noi delle perdite che gravano sulle casse comunali per la vecchia gestione della farmacia comunale.
Ci risparmi almeno quest’ultima ipocrisia. Per quella fallimentare vicenda, per non usare altri termini, deve rivolgersi e chiedere lumi a persone a lei molto vicine. Vicinissime”.
Katia Piacentini
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