Lo chiamavano Lo Scheletro di Artena. Un nome inquietante, aperto a sottintesi, che descriveva perfettamente la silhouette scura e le orbite vuote di quel palazzo mai terminato proprio nel centro del paese. Un ecomostro intorno a cui la vita ha continuato a scorrere nei circa 50 anni che ci sono voluti per vederlo finalmente sparire. Negli anni la piazza è cambiata, ricordo file di alberi e una fontanella che sono j stati abbattuti per lasciare spazio al lastricato, fontane e giochi per i più piccoli. Tutto sotto l’occhio vigile dello Scheletro, sospeso tra cause cavilli e ricorsi al TAR. Fino a quando Sergio Di Cori, imprenditore artenese noto proprio per l’attenzione alla riqualificazione di edifici fatiscenti, ha acquistato l’edificio dando il via ai lavori.
Finalmente possiamo dire con un certo sollievo, che il cerchio si è chiuso e che la vicenda dello Scheletro resterà solo un ricordo. I lavori sul nuovo Palazzo Galilei sono iniziati già da tempo, subendo il fermo forzato a causa del lockdown di marzo. «La realizzazione di questo palazzo rappresenta per me un grande valore professionale, ma anche qualcosa di bello per i cittadini di Artena», ci ha detto l’architetto Dott. Rosario De Martino che ha curato i lavori.
Secondo le stime, Palazzo Galileo dovrebbe essere terminato del tutto entro marzo. Il Palazzo è stato realizzato con tecnologie innovative, rispettando le norme antisismiche e anche al livello termico e acustico. I locali all’interno saranno ad uso sia commerciale che abitativo, mentre al piano terra aprirà anche uno studio medico. Non solo, il progetto prevede anche la creazione di un collegamento tra viale primo maggio e Piazza Galileo Galilei che metta in comunicazione il palazzo delle poste con Palazzo Galileo.
Insomma, una macchia scura che si cancella, sostituita dal colore chiaro dei muri di Palazzo Galileo.
Articolo a cura di MIRIAM GUALANDI
Foto di ROBERTO BENEDETTI
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