La Consigliere di minoranza del Comune di Artena Silvia Carocci, capogruppo di “Artena Cambia”, fa un appello, l’ennesimo, per tornare a votare al più presto. “Dopo i fatti del 30 ottobre 2020, abbiamo chiesto, come minoranza, le dimissioni di chi ci governa. Di fatto, quell’indagine ha decapitato mezza Giunta comunale, tra arrestati e indagati perché gli eventi contestati, se provati, comunque sono gravissimi e rappresentano un unicum nella storia della nostra città”.
La Consigliera ha aggiunto: “Sono trascorsi cento giorni e io torno a farmi sentire perché dal 30 ottobre non è successo nulla e anche se, a causa del Covid, non abbiamo potuto organizzare delle assemblee pubbliche, non si può restare in silenzio, non si può far finta di niente”. Nel video postato sui social, la Carocci ha anche dichiarato: “Artena è ferma e non lo è solo riguardo alle opere pubbliche, alle promesse fatte da sette anni e mai realizzate, è ferma riguardo all’amministrazione ordinaria: il gas che finisce nelle scuole; il corpo dei Vigili Urbani ridotto all’osso che non riesce a fare il controllo sul territorio come dovrebbe; una difficoltà impressionante per prendere appuntamento con l’Ufficio Tributi”.
“Non parliamo poi del problema vero della nostra cittadina che è l’attuale stato del bilancio. Sul bilancio abbiamo il controllo della Corte dei Conti, della Procura della Corte dei Conti e del Ministero delle Finanze e dell’Economia. Dobbiamo approvare il bilancio di previsione entro il 30 marzo prossimo e non si sa se, e come ci arriveremo. L’assessore al bilancio e vicesindaco dovrebbe fare chiarezza su questa situazione. Si rischia il dissesto finanziario che è un fardello che ci porteremo sulla groppa per i prossimi anni”.
Silvia Carocci chiede le dimissioni ai Consiglieri di maggioranza
Silvia Carocci poi si rivolge alla Maggioranza: “Alla luce di questa situazione, di questo immobilismo: ha senso andare avanti? Quanto è utile restare come siamo? Si rimane a governare se si attuano i programmi di Governo, ma se non si fa niente, si resta solo per se stessi. Mi auguro sinceramente che le persone coinvolte nell’indagine ‘Feudo’ riescano a fare chiarezza il prima possibile sulla loro posizione processuale, però è chiaro che una città non può restare in attesa delle decisioni di un Giudice”.
Il messaggio finale della Consigliera: “La vita di Artena va ben oltre quel processo. Mi rivolgo agli Amministratori di Maggioranza perché, come sapete bene, in democrazia contano i numeri ed in questo momento, i numeri per mettere fine a questa situazione di immobilismo, li hanno solo loro. Solo il voto, in questo momento, può restituire credibilità e legittimità a chi governa la città di Artena. In politica si può avere paura di tante cose, ma non della partecipazione popolare che è data dalle elezioni e noi Amministratori dobbiamo dimostrare in questo momento coraggio. Non dobbiamo essere impauriti e con coraggio dobbiamo responsabilmente rimetterci alla volontà popolare. Solo in questo modo possiamo mettere un punto e voltare pagina per dare la possibilità a questa città di ripartire e recuperare fiducia in se stessa”.
Articolo a cura di RITA CERASANI
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