Riceviamo e pubblichiamo dal Coordinamento Nazionale per l’Ambiente con capofila l’associazione Raggio Verde ed associazioni e comitati partecipanti il Gre, Forum Ambientalista, Comitato Residenti Colleferro, Ambiente Futuro Lombardia e il Comitato Valle Galeria Libera.
Abbiamo il piacere di comunicarvi che la cooperazione tra associazioni ha portato i suoi buoni frutti. Il primo grande risultato è quello ottenuto dal Coordinamento Nazionale per l’Ambiente con capofila l’associazione Raggio Verde ed associazioni partecipanti il Gre, Forum Ambientalista, Comitato Residenti Colleferro, Ambiente Futuro Lombardia e il Comitato Valle Galeria Libera.
Bloccato lo sblocca Italia
Anche grazie all’intervento del Coordinamento, che ha svolto un’importante azione di sensibilizzazione nei confronti delle istituzioni, Regioni e Commissioni Ambiente della Camera e del Senato, si è riusciti a scongiurare una pericolosissima modifica. Modifica che era stata elaborata in un atto governativo di modifica al decreto legislativo 36/2003 sulle discariche (Atto di Governo n. 168), con la quale si sarebbe voluto introdurre, nei criteri per la costruzione delle discariche, il pericolosissimo principio di equivalenza dell’imprescindibile barriera geologica naturale ad una barriera artificiale, con il rischio di futuri disastri ambientali e procedure d’infrazione.
Molti imprenditori del settore stavano già brindando a questa modifica che invece, anche grazie all’intervento del Coordinamento che ha trovato terreno fertile nelle Commissioni parlamentari e nella Conferenza Stato Regioni, che hanno dato parere negativo e per questo si ringraziano, è stata eliminata dal testo governativo finale. Ancora, il proficuo lavoro coordinato effettuato da Raggio Verde, Gre e Comitato Residenti Colleferro, iniziato nel 2016 con un ricorso al TAR, ha portato alla sentenza n.10092/2020 che ha annullato, per la mancata effettuazione della necessaria Valutazione Ambientale Strategica, il DPCM del 10 Agosto 2016 di attuazione dell’art. 35 D.L. 133/2014 “Sblocca Italia” che individua gli inceneritori come infrastrutture strategiche.
Anche il Forum Ambientalista ha impugnato il predetto DPCM e ottenuto il relativo annullamento. Non è un risultato risolutivo pari a quello raggiunto dal Coordinamento Nazionale per l’Ambiente, atteso che il vizio rilevato dal TAR è sempre emendabile mediante l’effettuazione della VAS, ma comunque una battaglia è stata vinta. Il nostro lavoro è stato dunque efficace e soprattutto il nostro approccio non è stato divisivo. Queste due esperienze ci insegnano che solo con una collaborazione che si fondi sul rispetto reciproco, anche nelle differenze, si possono ottenere grandi risultati!
Avanti tutta, per l’ambiente! Presto il Coordinamento Nazionale per l’Ambiente partirà per una nuova avventura!
Articolo a cura di REDAZIONE
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