Frosinone, per l’Ance è la burocrazia che rallenta lo sviluppo in Ciociaria dove  si sono perse altre 20 aziende dell’edilizia

La provincia di Frosinone ha prodotto 10 miliardi circa di ricchezza nel 2016 anche se con una disoccupazione giovanile che arrivava al 48 percento. Questo è il dato che preoccupa di più tra quelli letti dal direttore del Cresme Lorenzo Bellicini, incaricato dall’Ance provinciale di fare una ricerca sull’economia della Ciociaria.

Il presidente dell’Ance Cav. Angelo Libero Massaro, con al fianco il suo direttore Achille Fiorini, ha fornito dati sempre più preoccupanti per  l’edilizia ciociara poiché sono in attività 1150 imprese, erano 1600 prima della crisi economica del 2008, quindi sono circa 500 imprese in meno dal 2008 e sono diminuiti gli occupati e si sono persi settemila lavoratori.  “Comunque – ha aggiunto il Presidente Massaro –  a livello provinciale, la Cassa Edile di mutualità ed assistenza della provincia di Frosinone registra i seguenti dati in rapporto tra l’ultimo esercizio finanziario e quello precedente: + 8,33% massa salari versata in Cassa Edile (totale complessivo di circa 57 milioni di euro) –  1,63% nel numero di Imprese iscritte (- 19 imprese), che attualmente risultano pari a 1150. + 6,74% numero dei lavoratori attivi (6147) – di cui 375 impiegati +6,67% delle ore lavorate (5.228741).

Il settore in Provincia conta circa  12.600 occupati, pari al 24% degli occupati totali del settore industria e all’8% rispetto al totale degli occupati nell’economia locale. Si riscontra un dato positivo anche rispetto ai permessi di costruire per abitazioni nuove ed ampliamenti, sempre tenendo conto che dal 2006 al 2016 si è registrata una riduzione complessiva dei permessi rilasciati nel Lazio dell’80,9%.

Questi timidi segnali positivi per le costruzioni, non possono essere letti come un’inversione di tendenza, ma, piuttosto, come una dinamica fisiologica e, comunque, non hanno una diffusione omogenea nel Paese”.

Un settore dell’economia, non solo ciociara, schiacciato dalla burocrazia comunale e nell’anno appena chiuso hanno dato l’addio 20 imprese lasciando a casa 370 operai del settore, perché dal 2008 c’è un calo del lavoro di circa 80 percento. C’è stata una contrazione di opere pubbliche del 60 percento di produttività dal 2015 al 2018. Poi c’è molta disparità tra i vari bonus che si stanno offrendo per la casa ed è la burocrazia che mette in difficoltà le aziende del settore. “Insomma, l’Ance chiede regole certe e una legge unica è necessaria – afferma il Presidente Cav Massaro – che lamenta anche il fatto che circa 6 miliardi di lavori ancora non sono pagati dallo stato alle aziende private che stanno letteralmente “crepando” .

Una situazione che davvero non è rosea perché non si intravede una prospettiva futura. Infine il Presidente ha annuncitao alcune iniziative: “Abbiamo attivato un servizio di sharing di mezzi e prodotti di magazzino tra Imprese edili, che opera sulla piattaforma dedicata Edilmag. Un sistema innovativo che rappresenta un primo passo verso la digitalizzazione anche delle nostre PMI.  Per il tramite di ANCE nazionale abbiamo attivato il servizio “Ti accompagno in banca”, che consentirà alle Imprese aderenti di sviluppare gratuitamente il proprio corporate rating attraverso una delle 6 società asseverate a livello europeo per la certificazione del rating.

A settembre 2019, ANCE FROSINONE è stata certificata sportello in rete del MePa ed affianca le aziende nella procedura di iscrizione e nell’ambito delle attività  collegate al mercato elettronico della P.A. ANCE FROSINONE, inoltre, mette a disposizione dei propri associati il Software per la creazione dei modelli di gestione della privacy, fornendo assistenza diretta per lo sviluppo della modulistica e degli adempimenti richiesti dalla normativa vigente.

A questo si aggiungono tutte le attività ed i servizi sviluppati da Unidustria, tra cui il nuovo servizio dedicato alle gare di appalto “Tutti in Gara”. E’ stato attivato un centro studi di settore per monitorare ed intercettare finanziamenti ed opportunità specifiche per l’edilizia e le infrastrutture, anche per gli enti pubblici”.

 Giancarlo Flavi

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