Funghicoltura, la risposta di Carlo Scaccia a Silvia Carocci

È sempre così ad Artena, quando si parla di costruire qualcosa parte la bagarre politica. Lo abbiamo visto con il biometano qualche anno fa, lo vediamo adesso con l’impianto di Funghicoltura che dovrebbe nascere in località la Pescaia in un ipotetico futuro. Lo scorso lunedì i Consiglieri di opposizione, nella persona di Silvia Carocci, hanno dato del filo da torcere al Sindaco Angelini. Motivo del contendere proprio l’impianto di funghicoltura che secondo la Carocci è stato approvato con un atto “viziato”, favorendo una ricca multinazionale del Nord.

«Non si tratta di un vizio di forma, semplicemente all’epoca l’architetto capo dell’ufficio tecnico aveva pensato che il caso si poteva risolvere tramite l’ufficio tecnico e non doveva andare in consiglio comunale» ha dichiarato ai nostri taccuini l’Assessore all’Ambiente e Urbanistica Carlo Scaccia. «Invece bisognava che passasse per il consiglio comunale e noi quel giorno abbiamo fatto questo, tutto qui. Inoltre, la Regione Lazio ha dato un finanziamento di circa 4,5 milioni un paio di anni fa, e poi il progetto è stato finanziato di nuovo».

L’impianto sembrerebbe avere già la licenza per costruire e quindi “se tutto va bene” bisognerebbe iniziare a costruire entro breve. Secondo quanto riferitoci da Scaccia l’impianto sarà fornito non solo di serre, probabilmente, per la creazione del substrato, ma anche della fungaia vera e propria in cui coltivare i funghi.

E per quanto riguarda i posti di lavoro?  Secondo il progetto iniziale avrebbe dovuto creare circa 120 nuovi posti di lavoro che, stando alle parole di Silvia Carocci, si sarebbero ridotti a 10. «Io penso che porti un po’ di posti in più, tra il compostaggio e la fungaia» ha dichiarato Scaccia. «Non saranno dieci posti di lavoro, ma saranno molti di più». Ha poi concluso: «L’amministrazione comunale tenta di salvaguardare la situazione, in senso buono corretto e trasparente».

Miriam Gualandi

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