«Questa amministrazione non ha alcuna intenzione di vendere il Granaio Borghese. Mai avuto il minimo pensiero di alienare questo prezioso e prestigioso bene a servizio di tutta la nostra Comunità». Inizia così la nota della maggioranza del Comune di Artena guidata dal vicesindaco facente funzione Loris Talone. «Noi intendiamo vendere i beni ricadenti nel catasto come beni immobili ascritti nelle categorie A e C (magazzini ecc. terreni agricoli), ossia immobili che oggi non danno alcun reddito alla nostra Città, secondo lo studio che i tecnici ed esterni al Comune hanno inserito in un complesso piano di alienazione perché non danno utili. Questo programma ha solo la finalità di creare nuove opportunità di lavoro a giovani che vogliono intraprendere attività imprese agricole o agro alimentari oltre che sanare tante situazioni urbanistiche».
La maggioranza in merito alle dichiarazioni dei Consiglieri di opposizione afferma che: «Abbiamo un’opposizione che strumentalizza ogni giorno le attività del Comune. Noi pensiamo a lavorare ogni giorno affinché Artena divenga una città moderna e tutte le nostre azioni sono finalizzate a questo. Invece l’opposizione strumentalizza e ridicolizza ogni nostra attività che mira a costruire l’Artena del domani, più forte, più sviluppata in ogni settore, agricolo, turistico, commerciale. La nostra scommessa è ambiziosa, ma nessuno riuscirà nel progetto di dividerci con falsità che generano attrito sociale. Avevamo deciso la vendita della farmacia comunale perché l’avremmo potuta vendere al miglior prezzo sul mercato ed il giorno dopo la Regione ci avrebbe concesso un’altra farmacia pubblica. Rimango basito per come un gruppo di persone continui a generare odio sociale. Ripeto, nessuno di noi ha mai avuto, né ha, intenzione di vendere il Granaio Borghese».
Articolo a cura di REDAZIONE
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