Importanti riconoscimenti dalla Regione per due punti strategici delle cittadine di Piglio e Serrone che saranno propedeutici per ottenere finanziamenti futuri per il miglioramento dei luoghi.
Piglio ha avuto il riconoscimento di Castello Baronale Alto per la struttura che si trova al centro del borgo e che potrebbe servire da rilancio per tutto il grazioso centro storico, ma anche con una serie di iniziative commerciali che si possono sviluppare tutt’intorno.
A Serrone, invece la famosa Rocca Colonna è diventata “Parco della Rocca di Torre Colonna” con tutta un’area di verde pubblico da rivalutare. La zona della Rocca è vasta ed intorno a questo parco si potrebbe incentrare la rinascita del borgo che, a detta di tanti, è uno dei più belli della Ciociaria in quanto ha una visione panoramica che spazia fino al mare, ai Castelli Romani, ai monti Lepini ed alla valle del Sacco. Serrone e Piglio sono i due unici paesi inseriti interamente nella zona DOCG del Cesanese Del Piglio, unico rosso del Lazio facente parte delle 23 eccellenze nazionali del vino e da questa partire verso il futuro.
I due paesi, peraltro, sono anche legati dal Monte Scalambra, unico monte degli Ernici che guarda il mare di Anzio – Nettuno con ben 1750 tipi di flora. Due paesi legati da un vero “filo rosso” il vino rosso Cesanese e con le loro cantine, dove la qualità regna incontrastata. Il vino in Italia muove, secondo i dati forniti dalla Città del Vino con 600 comuni associati, 14 milioni di persone che vogliono scoprire le numerose qualità dei vini bianchi e rossi non solo nel Lazio ma anche nel resto della penisola. La sola Montalcino “muove” un milione di persone l’anno e adesso sta puntando moltissimo alla cultura per richiamare altra gente. In fatto di uve e vini bianchi i due paesi non sono da meno perché entrambe lavorano la Passerina del Frusinate (I.G.T.).
Due paesi, che a nostro modesto giudizio, hanno delle potenzialità enormi di sviluppo turistico ed enogastronomico. Serrone, peraltro, ha anche un riconoscimento Deco rilasciato dall’ Unpli Lazio alla cosiddetta “Patacca” (una pasta semplice fresca fatta in casa con sugo e basilico) che ogni ristorante del posto la modifica come crede ma seguendo la ricetta originaria.
Quindi due riconoscimenti importantissimi per il futuro delle due cittadine, i cui sindaci hanno promesso una conferenza stampa per illustrarne le peculiarità.
Giancarlo Flavi
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