Maurizio Spezzano: “Stiamo parlando di un diritto”
A partire da oggi, giovedì 22 luglio, è possibile a Labico firmare in favore dell’eutanasia legale. Ogni giovedì mattina dalle 9 alle 13 presso l’ufficio anagrafe di Labico sarà infatti possibile firmare in sostegno della proposta di Referendum per l’eutanasia legale che sta facendo molto parlare in questo periodo. Si potrà firmare fino al 30 settembre.
La raccolta firme
L’obiettivo dell’associazione Luca Coscioni, che si occupa di promuovere la raccolta firme, è quello di raccogliere 500.000 firme entro la fine di settembre. Questo renderebbe possibile il Referendum sull’eutanasia. Ad oggi, in fatti, in Italia e nella maggior parte dei paesi del mondo è possibile solamente l’eutanasia passiva (cioè il rifiuto delle cure da parte del paziente), mentre è illegale l’eutanasia attiva (la somministrazione al paziente di un farmaco da parte del medico). Inoltre, ottenere il suicidio assistito è particolarmente complesso. Per saperne di più, ti invitiamo a leggere questo articolo su “La Volpe Magazine”, in cui ne abbiamo parlato nel dettaglio:
Le parole dell’assessore di Labico Maurizio Spezzano:
“Ho contattato il comitato promotore e mi sono messo a disposizione per la raccolta delle firme del Referendum. L’ho fatto per due ragioni. La prima ragione è che gli organi di stampa non danno assolutamente rilievo ad un argomento così importante come l’eutanasia legale. La seconda ragione è che condivido pienamente questa battaglia: mi metto nei panni di coloro che sono costretti a vivere sofferenze enormi e che, per etica morale cristiana, devono prolungare la propria sofferenza, pur sapendo che non esiste un rimedio. Stiamo parlando di diritti. Non dobbiamo tanto dire la nostra sul “se è un bene o se è un male”: qui si tratta di diritti, è un’estensione di diritti. Io voglio essere al fianco di chi vuole scegliere: è la libertà di scegliere. È una battaglia che sento mia. Credo che sia importante arrivare al Referendum. Lì, i cittadini saranno liberi di scegliere se votare a favore o contro, ma è davvero importante che si arrivi a dare a tutti la possibilità di esprimersi nel referendum”
La consigliera Giulia Lorenzon: “Ogni firma è una firma di civiltà, in memoria di tutti coloro che hanno dovuto lottare duramente per concludere la propria vita con dignità”.
Articolo a cura di Esmeralda Moretti
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