Lariano, due significative intitolazioni per il Giorno della Memoria e quello del Ricordo

Il 27 gennaio scorso è stata una giornata molto importante per il Comune di Lariano, l’Amministrazione, infatti, su proposta dell’Assessore alla Cultura, Maria Grazia Gabrielli, ha deciso, a ricordo del Giorno della Memoria di intitolare il Parco Giochi davanti all’edificio Comunale, alla bimba ebraica di sette anni Rina Roberta Calò, rastrellata a Roma ed uccisa nel campo di sterminio di Auschwitz il 18 ottobre 1943. Erano presenti una cugina di ben 97 anni con la figlia ed il bisnipote.

Ricorrendo poi il Giorno del Ricordo il 10 febbraio (oggi), martedì 15 febbraio, si procederà all’intitolazione di un altro Parco Giochi, posto alle spalle di piazzale Martiri della Libertà, alla tredicenne Alice Abbà di Rovigno, stuprata da cinque partigiani Titini e poi gettata nella foiba di Moncodogno, rea di essere una squadrista fascista. La realtà era che il padre, caduto Mussolini, non si arruolò nella Repubblica di Salò e fu mandato in un campo di concentramento, eppure i Titini lo uccisero insieme alla moglie e la figlia. Alice è stata una delle tante piccole vittime innocenti ed indifese, infoibate, dell’Istria e della Dalmazia.

La cerimonia si terrà alle ore 11:00 e vedrà l’intervento di alcuni rappresentanti dell’Associazione Dalmata-Giuliana, in particolare della Dott.ssa Donatella Schurzel, Presidente del Comitato provinciale di Roma  e Vicepresidente nazionale dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Ci ha riferito la Prof.ssa Gabrielli che insieme all’Assessore Colasanti hanno optato per due nomi femminili in quanto in tutta Italia le vie e le piazze sono intitolate per lo più a figure maschili. “In tale occasione ci saranno gli interventi del Sindaco ed i miei, inoltre gli alunni delle due quinte  della Scuola primaria ‘C. Colombo’ leggeranno i loro elaborati sull’argomento. Oggi è importante coinvolgere gli scolari, al di là di ogni colore politico, per evitare fin da ora la violenza verbale che è la premessa di possibili violenze fisiche. Verrà anche letto un telegramma inviato dai parenti di Alice che vivono in Sardegna e che, essendo molto anziani, non potranno assistere all’intitolazione”. 

La scelta di questa Amministrazione è encomiabile nel voler ricordare due piccole vittime della ferocia nazista e comunista di Tito.

Articolo a cura di RITA CERASANI