Con la presentazione della guida “I luoghi del Cesanese 2022” si è chiusa ad Olevano Romano la grande kermesse di “ Vinointorno”, organizzata dall’Amministrazione Comunale e da Extravine e durata tre intense giornate che hanno visto una straordinaria partecipazione di gente. 10.000 persone che hanno potuto degustare centinaia di vini italiani oltre al prelibato Cesanese di tutto il comprensorio ed ovviamente legati ai prodotti gastronomici locali.
Dopo le verticali e le orizzontali il momento clou dell’ultima giornata è stato appunto la presentazione della guida che – come si legge nell’ultima pagina – vuole essere: “ Una mappa degustativa dei luoghi del Cesanese, antico vitigno, che ha ancorato le sue radici alla storia e alla natura di un territorio in cui alberga da sempre. Disegna i profili delle colline e abita agli angoli più impervi di una terra, di cui ha determinato l’aspetto e il carattere: E ne guida la riscoperta Il Cesanese – si legge ancora nella guida- traccia i confini dei suoi luoghi nei comuni di: Piglio, Acuto, Anagni, Paliano, Serrone, Olevano Romano, Genazzano Affile Roiate, Arcinazzo sfumando sugli immediati dintorni”. I due comuni che hanno la zona dichiarata dal ministero Docg sono i comuni di Piglio e Serrone. Poi si deve chiarire meglio quale parte è docg di Anagni, Paliano e Piglio, perché tutti i produttori si appropriano di questa dicitura, che la Camera di Commercio di Frosinone-Latina, dovrebbe controllare meglio.
Una guida puntigliosa che segnala 57 cantine, con 6 che conquistano il cappello. E’ stata questa l’occasione per assegnare due premi speciali “ La Conocchia”. Per la divulgazione del Territorio a Giovanni Milana del ristorante Sora Maria e Arcangelo e “Jo Rappaio” premio speciale per la comunicazione del territorio a Giuseppe Cerasa direttore “Le guide ai Sapori e ai piaceri La Repubblica”, che ha fatto fare una guida speciale per il Cesanese.
Guida realizzata in collaborazione di Maria Cristina Pratesi, con Pasquale Pace Gourmet Errante di nome e di fatto. Carlo Zucchetti, l’enogastronomo con il cappello, ideata e curata da Alessandra Di Tommaso infine dai “ragazzi” di “Extravine” nata nel 2003 ad Olevano Romano con: Enrico Carletti, Marco Mampieri, Furio Pagliei, Luca Rossi, Ivano Sterbini e il presidente Marco Travaglini.
L’introduzione della Serata è stata fatta dal sindaco di Olevano Romano, Umberto Quaresima, che ha invitato i produttori locali che sono piccoli, ma cominciano ad essere molto qualificati, a seguitare sulla strada della qualità dei loro prodotti, perché in questo modo si evita lo spopolamento dei centri Storici e si creano posti di lavoro. Presente anche lo scrittore Massimo Roscia, che ha presentato l’ultimo suo “figlio” .
Scrittore, critico enogastronomico, docente, condirettore editoriale del periodico «Il Turismo Culturale». Autore di romanzi, saggi, ricerche, guide e vincitore di diversi premi letterari, ha esordito nel 2006 con Uno strano morso ovvero sulla fagoterapia e altre ossessioni per il cibo. In seguito sono usciti la strage dei congiuntivi (Exòrma 2014), Di grammatica non si muore (Sperling & Kupfer 2016) e Peste e Corna. Come disintossicarsi da luoghi comuni, frasi fatte e compagnia bella (Sperling & Kupfer 2018). Da qualche anno insegna comunicazione, tecniche di scrittura. Che ha plaudito l’iniziativa olevanese, che quest’anno ha trovato una nuova location, nel vecchio frantoio Bonuglia, dove ad attendere gli espositori una bella mostra di fotografie del grande Carlo Riccardi – Fotografo della dolce vita Romana, per il quale è nata la parola “paparazzo”. Olevanese Doc, poi pergamena per tutti i partecipanti. La manifestazione ha avuto il determinante supporto della BCC di Bellegra, il cui direttore Ciani ha ribadito l’apertura a questo tipo di iniziative.
Giancarlo Flavi
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