Ad un mese circa della morte del giovane palianese Willy Duarte Monteriro di soli 21 anni emerge ancora di più il senso di famiglia vera dei suoi genitori: il papà Armando, mamma Lucia e la sorella Milena che hanno scritto una lettera di ringraziamento ai Carabinieri di Colleferro, pregandoli di andare fino in fondo con le indagini per scoprire coloro che hanno ucciso il figlio e per ringraziarli per l’eccellente lavoro fatto fin’ora.
“Carissimi Carabinieri di Colleferro, tutta la famiglia di Willy, unita dall’amore che lui ci ha trasmesso, desidera esprimere il più sentito ringraziamento per tutta la vicinanza che ci avete mostrato e per il duro lavoro che avete svolto per aiutarci in un momento tanto difficile come la perdita di un figlio, fratello, cugino, nipote.
La vostra dedizione e contributo sono stati preziosi, le vostre parole di molto conforto – scrive la famiglia– sono state importanti per trovare la forza per reagire a questo grande dolore. Vi chiediamo di continuare questa vostra missione, perché di missione stiamo parlando, per rendere questa società un posto migliore, dove non avere più paura affinché non ci siano più atti di violenza così gratuiti.
Grazie per l’attenzione che darete alla prevenzione di questi eventi, e siamo felici che Willy non abbia unito solo noi, ancora più forti di prima, ma ha unito anche tutti voi e ce lo avete dimostrato.
Un grazie di cuore a tutti voi che avete partecipato al nostro dolore, grazie a chi è stato presente, vicino o lontano, e grazie per aiutarci a far sì che ciò non accada più. Grazie di cuore” La famiglia di Willy.
Una lettera semplice ma molto profonda perché evidenzia, ancora una volta, l’umiltà di questa preziosa famiglia arrivata una ventina di anni fa da Roma, originaria dell’isola di Capo Verde ed ormai palianese a tutti gli effetti e si augurano che quanto accaduto a loro figlio “non accada più”.
Una lezione di stile di vita a tutti gli italiani e di rispetto delle istituzioni a circa un mese dal massacro, per questo è stata l’uccisione del povero Willy, per il quale quattro ragazzi poco più grandi di lui sono nelle patrie galere a Rebibbia i fratelli Gabriele e Marco Bianchi e Mario Pincarelli mentre l’altro si trova agli arresti domiciliari Francesco Belleggia tutti di Artena. L’altro giorno la giunta artenese ha deciso di costituirsi parte civile affidando l’incarico ad un importante avvocato di Roma.
Intanto a Colleferro è stato realizzato il terzo murales per Willy, un occhio che scruta il corso principale della cittadina (foto in alto) dedicato al ragazzo di Paliano. Il terzo della zona e dopo quelli realizzati nel resto d’Italia dopo quello di Paliano in Largo Aldo Moro fatto realizzare dalla rivista Vanity Fair dall’artista internazionale Ozmo e quello di Artena realizzato dal writer di Palestrina Alex Fen che ha evidenziato nella sua opera anche con una frase: “Il vero guerriero non usa la forza ma il coraggio” .
Questo di Colleferro è stato realizzato da Stefano Bove in arte ZHEW: un murale di impegno civile per onorare il sacrificio di Willy, per non dimenticare quella tragica scomparsa e si trova sulla rampa frontale del nuovo parcheggio multipiano di Via Garibaldi proprio di fronte dov’è accaduto il tragico fatto a vigilare sul luogo dell’accaduto affinché “non accada più” come riferiscono i genitori di Willy.
Giancarlo Flavi
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