L’ospedale Coniugi Bernardini di Palestrina si prepara a tornare a funzionare a pieno regime. A partire dal 15 luglio, l’ospedale tornerà a servire come e meglio di prima i circa 80mila utenti. È stato il Direttore della Asl Roma 5 Giorgio Giulio Santonocito a illustrare questa mattina in conferenza stampa le misure adottate per ripristinare al meglio il Coniugi Bernardini. L’ospedale era stato trasformato in Covid Hospital a partire dal 25 marzo, accogliendo circa 80 pazienti della zona, fino al 31 maggio scorso, data in cui è stato dimesso l’ultimo paziente.
Come promesso, l’ospedale sarà oggetto di un potenziamento generale. La Regione Lazio ha investito molto: oltre a interventi strutturali di carattere estetico, come le ringhiere ritinteggiate, gli spogliatoi nuovi e il punto febbre, sono state finanziate le attrezzature TAC Consip, che saranno operative il prima possibile.
Non solo, grazie a una convenzione tra Bambin Gesù e Fate Bene Fratelli, il Coniugi Bernardini riprenderà la mission per cui era nato, con il potenziamento del polo Materno-infantile. Dal 9 luglio ripartirà il punto nascita potenziando i parti senza dolore e i parti difficili. «Puntiamo su quello» ha dichiarato Santonocito. «Per questo motivo stiamo assumendo ginecologi, ostetriche e anestesisti», cercando così di ovviare al problema della carenza di personale di cui la Regione Lazio soffre da anni.
Anche il Pronto Soccorso verrà “ricostruito” con una struttura esterna all’ospedale in acciaio e cristallo posizionata nella parte posteriore dell’edificio. Molte promesse, molto su cui lavorare, con il fantasma di un possibile ritorno indietro qualora dovesse esserci una seconda ondata epidemiologica. «Non abbiamo la bacchetta magica. Preferiamo partire tra quindici giorni o un mese, ma partire bene», ha concluso il Direttore della Asl Roma 5.
Testo, foto e video di Miriam Gualandi
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