E’ arrivata a 100 anni mangiando l’insalata dell’orto, che prima coltivava il marito, e cha da circa 40 anni lo coltiva lei. Così Candida Spila, vedova Pizzuti nata nel 9 maggio 1922 a Paliano, insieme a tutto il quartiere dei Cappuccini, ha festeggiato i suoi primi cento anni di vita, con tanto di targa consegnata dal Sindaco Alfieri e dal vice sindaco Adiutori.
Candida ha avuto dal matrimonio con Zenobio ben quattro figli uno dei quali “donato” proprio ai frati Cappuccini, in quanto è diventato frate. Sposata a 19 anni, dopo aver frequentato la terza elementare, la signora Candida, ancora molto lucida ci ha raccontato (video in basso) i momenti brutti e belli di questi primi cento anni, che, comunque l’hanno vista protagonista in città con il suo negozio di alimentari proprio nella zona dove ha sempre vissuto. Dal matrimonio sono nati ben 4 figli Vincenzo, Franco, Maurizio e Giulia, che a sua volta hanno fatto figli e quindi nipoti, tanto che uno di questi ha fatto l’albo geologico con tanto di fotografie, per regalare alla nonna un originale pensiero che ha unito su un foglio in modo di avere un quadro completo.
In cento anni di vita ne ha vissute di cose da raccontare a cominciare dalla famosa nevicata del 56 quando il marito Zenobio rimase bloccato a Palestrina, dove era andato a fare le spese per il negozio che lei ha atteso invano per tutta la notte dalla finestra nella speranza di vedere un lumicino che si avvicinava. Poi, la seconda guerra mondiale vissuta tra i bombardamenti che l’hanno spaventata moltissimo e poi la nascita dei figli, certamente le migliori soddisfazioni, poi la lunga schiera di nipoti. Insomma, una donna, che a cento anni ancora risponde al telefono alla cugina in Spagna dicendole “Parla più forte che non ti sento”.
Così l’abbiamo lasciata al telefono che si intratteneva con i parenti lontani, che non sono potuti venire alla festa che gli ha fatto tutto il rione dei Cappuccini. Insomma, per vivere cento anni è bene coltivarsi l’orto da soli e Candida sta vivendo i suoi primi cento anni con lucidità, spigliatezza, addirittura si è anche ricordata di un simpatico episodio capitato proprio a me e mia moglie, perché qualche tempo fa gli domandai come faceva restare sempre così in linea. “Perché la sera mangio insalata e la mattina quella che avanzava la sera” ancora insiste con questa specie di litania.
Candida, comunque è stata sempre una donna molto attiva nel suo rione, ed aveva il massimo rispetto per i frati Cappuccini, tanto da dargli un figlio, con la quale ha convissuto fino a quando non hanno chiuso il convento. Una donna, di casa chiesa e soprattutto del suo negozio alimentare che una volta fungeva anche da aiuto a quanti non potevano andare avanti e lei cercava di aiutare la gente il più possibile. Auguri Candida.
Giancarlo Flavi
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