Paliano, sul nuovo plesso scolastico a Sette Fontane montano le polemiche e c’è la raccolta firme

Monta la polemica contro la costruzione del nuovo plesso scolastico in località Sette Fontane a Paliano per un valore di oltre 4,5 milioni di euro senza palestra e con la mensa sotto terra.

Alcuni cittadini si sono fermati, lo scorso fine settimana, in Piazza Sandro Pertini per raccogliere firme contro questa “scellerata” idea di costruire la scuola fuori dal centro abitato di Paliano – si legge – nella parte del volantino distribuito a coloro che hanno firmato la petizione: “che spostare una scuola non è come spostare un edificio qualunque”.

Siamo proprio certi che non esistano altre soluzioni – prosegue il volantino– per coniugare sicurezza e la sostenibilità ambientale con la volontà di mantenere la scuola inserita nella Città? E sempre a proposito di condivisione, ci chiediamo: perché né i cittadini, Né loro rappresentanti nelle istituzioni hanno potuto partecipare in alcun modo certe scelte, lasciando nella mani della sola giunta (5 persone) una decisione epocale le cui conseguenze resteranno nel tempo e nelle vite di tutti noi” Per i cittadini che hanno firmato si è trattato di una decisione presa nelle segrete stanze al fine di spopolare ulteriormente il bellissimo centro storico, sempre più isolato.

Sempre nelle ore scorse è uscita la notizia che l’industriale Paolo Coccia, morto qualche giorno fa, avrebbe esternato il desiderio di regalare al comune di Paliano tre ettari del loro terreno sito sempre in località Sette Fontane, ma con tre ettari di terreno si sarebbe potuta fare veramente una scuola modello secondo le norme europee. A Paliano, di fatto, gli amministratori futuri dovranno trovare altri fondi per costruire al fianco del plesso centrale che dovrebbe ospitare medie primarie la palestra, soprattutto una mensa per i circa 600 ragazzi che frequenteranno queste due scuole.

Un mare di polemiche che si potevano evitare se solamente a questa importante decisione avesse partecipato anche la popolazione, troppo spesso succube delle decisioni imposte dall’alto, che spesso non hanno ne capo ne coda.

E’ stata fatta un’asta al ribasso ed i termini scadranno il 23 marzo prossimo e speriamo che qualcuno si presenti altrimenti c’è il serio rischio che si perda anche il finanziamento di Euro 4.420.643,44 (iva e oneri esclusi). La domanda ora è la seguente: con l’aumento dei costi dei prodotti saliti mediamente del 30 percento quale seria ditta avrà il coraggio di partecipare all’asta? Una volta si poteva anche giocare con i rialzi successivi, ma con le nuove norme sugli appalti non è più facile fare questi “giochini” e chi risponde deve realizzare il plesso scolastico in 500 giorni. Si dice che questa nuova scuola vuole essere il nuovo biglietto da visita dei nuovi amministratori. Chi vivrà vedrà.                                                        

Giancarlo Flavi