Il percorso delle fonti a Labico: un ottimo modo per immergersi nella natura e visitare un luogo in modo più sostenibile. Passeggiare nella natura labicana rappresenta un nuovo modo di riappropriarsi di ritmi lenti ed è un modo per tenersi in forma e visitare nuovi posti riscoprendo l’amore per la natura e la lentezza del cammino. Un percorso adatto a tutti e pensato anche come forme di turismo responsabile e alternativo per le famiglie. Si può svolgere da soli o in compagnia, scegliendo il ritmo più adeguato alle proprie esigenze e possibilità. In ogni caso rappresenta un modo per riconciliarsi con se stessi e con la natura ottenendo vari benefici psicofisici.
Labico San Rocco 2020, il programma civile
Nel programma dei festeggiamenti civili per il patrono di Labico, San Rocco, è stata inserita la passeggiata del percorso delle fonti. Camminata che si è tenuta nella mattinata odierna, domenica 30 Agosto 2020. Il percorso delle fonti è definita una delle passeggiate di trekking più affascinanti dei Monti Prenestini.
Un sentiero di 5,8 chilometri tra storia e natura alle origini della civiltà contadina, tra cunicoli e scoperte archeologiche che rappresentano un unicum in tutta la provincia di Roma. Il Percorso delle Fonti si sviluppa adiacente allo sperone tufaceo su cui è edificata l’odierna Labico lungo la Valle delle Canapine, dove sin dal 1350 fino al 1930 avveniva la coltivazione e produzione della Canapa. Il percorso attraversa boschi di castagno, nocciolo e carpino, e lungo il suo tracciato sono presenti numerosi cunicoli per la raccolta delle acque di sicura epoca romana che alimentano altrettante sorgenti, di cui 7 ancora gettanti acqua fresca.
Il percorso delle fonti I parte
Percorso indicato da apposita segnaletica e inizia e termina dal centro del paese, Piazza della Libertà, antico accesso al Castello di Lugnano (il nome di Labico fino al 1872). Da qui, scendendo per Vicolo Colonna, si raggiunge la stazione ferroviaria di Labico, dove passato il ponte è presente la prima delle fontane, chiamata il “Pantano”. Successivamente, passando per un bosco con castagni secolari si raggiunge il fontanile della “Forma”, dove di recente sono venuti alla luce i resti di un ponte di età repubblicana. Procedendo si toccano le sorgenti della “Costa dei Casali”, successiva a questa, scoperta da poco tempo, quella chiamata per ora “Fontana delle Brocche”. Subito dopo c’è quella dei “Vignani”, dove ancora interrata c’è una vasca rotonda per la macerazione della canapa.
Il percorso delle fonti II parte
E da qui, poco dopo riprendendo il sentiero lasciato precedentemente si raggiunge il fontanile dei “Pischerelli”, dove c’è una prima area attrezzata per la sosta. Procedendo ancora si attraversa di nuovo la ferrovia e si raggiunge, tornando verso il paese, la caratteristica fontana di “Centogocce” e la vasca scavata interamente nel tufo che serviva per la macerazione della canapa.
Dopo circa un chilometro si rientra al paese, passando per il vecchio “Lavatoio” tuttora utilizzato, la cui acqua proviene da un cunicolo romano lungo circa 220 metri, e poco distante c’è la fontana del “Bottino” destinato alla raccolta delle acque provenienti da cunicoli artificiali sotterranei di epoca romana retrostanti alla stessa. Subito dopo, salendo lungo via della Fontana, si può ammirare il complesso degli “arnari”. Il loro nome deriva da Arenarie, o cave di pozzolana. Terminata la salita, subito prima di Piazza della Libertà è possibile vedere un tratto di pavimentazione medievale, con una vasca che si può ritenere una Fonte “pubblica” posta sul vecchio tracciato della via Casilina.
Il Comune di Labico crede molto nel progetto
Il Comune di Labico sta investendo molto in questo progetto e ha presentato diverse richieste di finanziamento per la riqualificazione e il recupero di alcune are ancora nascoste. Inoltre, l’amministrazione sta puntando molto sul percorso della Marcigliana, che grazie al Parco dei Castelli Romani entrerà come variante nella tappa Rocca Priora-Guadagnolo del Percorso di Trekking del Cammino Naturale dei Parchi del Lazio che va da Roma a L’Aquila. Il Parco ha presentato un progetto con cui verrà recuperata anche l’antica via dei Boattieri tra Zagarolo e la stazione di Labico. Un altro piccolo sogno che si realizza. Un tesoro nascosto sul quale stanno lavorando il sindaco Danilo Giovannoli, l’assessore Benedetto Paris e le associazioni “Asperu Sordo”, “Castello di Lugnao” e Gli Amici di Armando, Giovanni e Lucia”.
Presenti alla passeggiata odierna, l’assessore Benedetto Paris, le consigliere Clementina Miele e Giulia Lorenzon. Il gruppo di visitatori è stato sapientemente guidato dalla memoria storica di Labico, Ruggero Mariani.
Articolo a cura di MANUEL MANCINI
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