Piglio, il Re del Cesanese DOCG Manfredi Massimi Berucci ha festeggiato i primi 80 anni di vita, con l’edizione speciale di un vino imbottigliato per l’occasione

Il Re del vino rosso Cesanese DOCG della Ciociaria Manfredi Massimi Berucci festeggia i primi 80 anni con una edizione speciale di imbottigliamento di vino realizzato dalla figlia Maria e dal genero, nato con il pestaggio dell’uva e con un menù tutto “casareccio” della terra di Villa Santi a Piglio in una simpatica cerimonia a sorpresa organizzata dai figli. Un un bel pranzo conviviale tra parenti ed amici il Re del Vino Cesanese Manfredi Massimi Berucci per il prestigioso traguardo degli 80 anni, riuscendo a radunare tutti i fratelli  e le due “figliocce” Claudia e Domitilla Ruffo di Calabria.

Per oltre 60 anni Manfredi Massimi Berucci ha calcato le vigne ed i declinanti oliveti non solo di Piglio, anche di Serrone e Piglio per questa nobile arte, perché Manfredi ha saputo con la sua artistica cultura del vino creare un mito: il Vino Cesanese del Piglio che già nel 2008 ha ricevuto la consacrazione con la DOCG, ossia una delle 23 eccellenze italiane proclamate dallo Stato. Un risultato importantissimo che va iscritto nel prestigioso curriculum di Manfredi ed al quale le città di: Piglio, Serrone, Paliano, Anagni ed Acuto ne dovrebbero rendere merito.

Ma vediamo da vicino chi è Manfredi Berucci, come viene chiamato comunemente a Piglio e dintorni. E’ stato tra i fondatori della Cantina Sociale Cesanese del Piglio riuscendo ad aggregare anche diversi altri agricoltori del posto, che poi ha visto arrivare anche gente dalla vicino Paliano e Serrone. E’ già questa è una importante realtà, che ancora oggi tra alti e bassi è sempre la principale ispiratrice di valorizzazione di questo nostro vino.

Un vino,  peraltro, come spesso ci ha insegnato Manfredi con il suo garbo, con il suo modo di fare con la sua cortesia, che rappresenta la storia, la cultura e la passione per il territorio, un vino che è riuscito a far crescere con le sue mani, con i suoi studi e con le sue intuizioni (altro grande protagonista insieme a Manfredi è stato Domenico Tagliente, una coppia di.. vino, che ha portato davvero molto in alto il  Vino Cesanese), oggi anche d’Origine Controllata e Garantita.

Quindi un signore del vino. Un signore che ha aperto la propria casa con la sua bellissima biblioteca che è stata messa a disposizione di chiunque  avesse voglia di leggere. Una biblioteca preziosa che racconta la storia della cittadina di Piglio e della  importante famiglia Massimi.

Casa aperta ad artisti ed a cultori del vino. Non è possibile dimenticare quelle belle serate dell’11 Novembre “San Martino Castagne e Vino”, dove si assaporava il vino nuovo da dedicare all’altro grande amico Riccardo Sarandrea. Serate di degustazione che erano una vera lezione di arte del vino, che tu raccontavi e riuscivi ad inculcare con il tuo grazioso modo di fare a quanti partecipavano creando un’iniziativa davvero unica nella storia. Oggi, tutti si stanno adeguando. Tu, Manfredi, sei stato l’antesignano di un modo nuovo di fare cultura del vino di tutta la Regione Lazio.

Pochi forse si sono accorti che tu Manfredi sei stato un personaggio importante per la tua città ovvero Piglio. Anche se hai “schivato” sempre la politica locale, perché da fine cultore hai preferito tirarti fuori dalla mischia dedicandoti però alla nobile arte del vino e anche dell’olio, dapprima con il tuo vecchio frantoio, poi con le tue vigne e di questo la città te ne deve essere grato.

Tu sei stato in assoluto il Re del Cesanese e si deve dare merito a te ed alla Tua famiglia, che hai trascinato in questa bella avventura, per quanto hai fatto in generale soprattutto per la città di Piglio in particolare, ma per l’intera Ciociaria, perché dopo Piglio – Serrone, sono nati altri vini anche in Ciociaria ma gli autoctoni tu e solamente tu hai avuto la forza e il coraggio di portare avanti verso la giusta strada dei riconoscimenti che poi hanno avuto.

                                                                            Giancarlo Flavi 

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