«Ha preso il via il primo dei Progetti di Utilità Collettiva nell’ambito del settore Cultura di cui avevamo dato notizia lo scorso novembre». A comunicarlo il sindaco di Labico Danilo Giovannoli, l’assessore Benedetto Paris e la Consigliera Tina Miele. «La giovane candidata, dopo aver effettuato il passaggio previsto presso il Centro dell’impiego di Colleferro e a seguito del completamento delle procedure portato a compimento dalla capo area dott.ssa Toppi, lunedì 1 marzo ha iniziato le prime ore di attività nel settore dell’archivio comunale. Si tratta di un lavoro di sistemazione, archiviazione manuale e poi digitale dei documenti conservati in Comune. Questo permetterà una consultazione molto più funzionale della documentazione presente con grande risparmio di tempi. Allo stesso modo, procedono i colloqui degli altri progetti caricati sul sistema. Labico si conferma il primo Comune del territorio ad impiegare concretamente i percettori del reddito di cittadinanza».
Ricordiamo che ogni progetto PUC viene eseguito con l’affiancamento ai dipendenti in servizio, che avranno cura di favorire momenti di formazione specifici per ogni mansione richiesta. Finalità dei Progetti di Utilità Collettiva è lo sviluppo delle competenze e l’acquisizione di nuove conoscenze grazie alle esperienze formative sul campo. L’attivazione di questi progetti intende migliorare anche il livello di vivibilità dell’intera comunità, sviluppando la cultura del rispetto e della cura della cosa pubblica. Grazie al lavoro svolto dagli Uffici Labico è tra i primi Comuni nel Lazio ad avviare i PUC che hanno l’obiettivo cardine della misura e cioè destinare alcune ore settimanali a progetti che permettano alla Città di usufruire delle mansioni e capacità di questi cittadini.
Sono molto soddisfatti gli amministratori di Labico. Certo è che una misura di sostegno alle fasce più deboli deve essere valutata solo dopo la sua entrata a regime. Questo passaggio che si sta effettuando è fondamentale per comprendere l’utilità complessiva del reddito di cittadinanza. Allo stesso modo è corretto il principio secondo il quale a fronte di un qualsiasi aiuto di natura economica elargito dallo Stato possa corrispondere una controprestazione da parte del beneficiario. In questo modo si tenta di contrastare una piaga purtroppo molto diffusa di assistenzialismo fine a se stesso. L’obiettivo di tutto il progetto prevede l’acquisizione di semplici competenze e di manualità da parte dei partecipanti ai progetti che possono essere di stimolo e messe a frutto quando terminerà il progetto e verrà meno il contributo economico statale.
Articolo a cura di MANUEL MANCINI
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