Due giorni di full immersion a Serrone da parte di Claudio Mazza (Presidente Pro Loco Città di Pomezia, Presidente del Consorzio antiche via di Roma delle Pro Loco ne fanno parte – Anzio, Ardea, Pomezia Ostia mare e Fiumicino- e tutor dei social Unpli Lazio) accompagnato da altre sette persone, per scoprire le potenzialità turistiche di Serrone, accolto dal Presidente della locale Pro Loco Danilo Orzilli e dal Sindaco Giancarlo Proietti.
Due giorni di dirette facebook, degustazioni di vini, assaggi di prelibatezze culinarie a cominciare dalla pasta De.c.o. Le patacche serronesi, conversazioni, scambi di informazioni e soprattutto l’instaurazione di un rapporto umano interessante per Serrone, con una grande città di 70.000 abitanti sita in provincia di Roma, vicina al mare e lontana dai monti e sicuramente un bacino potenziale di turisti.
“ E’ stata una gita importante – ha detto a nostri microfoni in conclusione Claudio Mazza – che ci ha fatto scoprire dal vero una realtà veramente bella ed interessante dal punto di vista storico, culturale e turistico e con la quale potremmo iniziare a collaborare”.
Nella giornata di domenica, inoltre, hanno potuto fare anche delle bellissime riprese a degli appassionati di parapendio svizzeri che accompagnati dai serronesi Bibi, Loreto e Domenico hanno preso il volo dal Monte Scalambra dove erano giunti dopo che le condizioni meteo di Norma (Lt) non erano buone per volare.
Il Presidente Danilo Orzilli, dal canto suo, ci ha tenuto a precisare: “questo secondo incontro de visu, con l’amico e collega Mazza, è stato davvero molto proficuo, perché sono state intessute delle basi, anche attraverso Unpli Lazio, per fare in modo che la Pro Loco di Serrone, possa essere inserita al meglio in quel contesto e proprio quest’anno del turismo lento, è iniziato un nuovo modo di fare turismo nella speranza di rilanciare al meglio il nostro paese”.
Nella visita si è anche inserita l’Assocazione Culturale “Rocca D’oro” che ha dotano ad entrambe i presidenti la caratteristica stampa di Serrone di Tarcisio Damizia, annullata con il bollo postale del 2017, quando questa diventò il logo del 28^ premio “Rocca d’Oro” e il libro “ La pace spunta a Serrone” dove c’è un po’ di storia ed i primi 18 premi.
Giancarlo Flavi
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