Movimentata assemblea all’hotel La Pace di San Quirico del consorzio Monte Scalambra nei giorni scorsi dove è risultato eletto presidente Fabrizio Pignalberi.
Nel rispetto delle normative anti Covid erano presenti in assemblea 105 soci portatori di 130 voti (i soci presenti personalmente erano pochi mentre gli altri erano presenti per delega e per la maggior parte portati da Pignalberi). Completato l’accreditamento la riunione straordinaria è iniziata intorno alle ore 12:00 e, poiché per tale delibera era necessaria la presenza dei 2/3 dei soci (che sono oltre 1400 e pari ai lotti della lottizzazione stis), non essendoci il numero legale la stessa è stata chiusa alle 12:15 con la redazione di un breve verbale.
Subito dopo è iniziata l’assemblea ordinaria dei soci, eletto il presidente dell’assemblea nella persona di Lucilla Villa Belardinelli e fatte alcune spiegazioni del presidente Colasanti sul bilancio 2020, lo stesso è stato approvato a larga maggioranza con 95 voti favorevoli su 130.
Si è passati poi alla votazione del Consiglio di Amministrazione e alla votazione del collegio sindacale.
Pignalberi Fabrizio: 45 voti, Francesco Leone: 26 voti, Luigi Colasanti: 24 voti, Lucilla Villa Belardinelli: 16 voti, Arani Francesca: 9 voti. Primi dei non eletti: Rossi Adriano : 4 voti, Trovò: 4 voti, Minori: 1 voto. Per il Collegio Sindacale : Caldaro : 45 Voti, Pierantognetti: 10 Voti, Cosentino: 10 voti
La nota del neo presidente del Cda
“Pignalberi nonostante il precedente attacco mediatico stravince. Ringrazio tutti i componenti del comitato Sogno Scalambra, in particolar modo Maria Ciarambino, Claudio Cosentino e Mario Lauria.” Cosi scrive in un comunicato inviato alla stampa lo stesso Pignalberi contro il quale c’è in corso un processo che lo vede imputato per usurpazione di titolo e nel quale si è costituito anche l’ordine forense di Frosinone
Il nuovo consiglio di amministrazione deve fare i conti con una sentenza storica del febbraio scorso che ha sancito il riconoscimento ufficiale del Consorzio Monte Scalambra, che può e deve svolgere solamente manutenzione delle strade, che comunque devono essere fatte dagli stessi lottisti.
Inoltre, sembrerebbe che nel nuovo consiglio di Amministrazione siano entrati amministratori morosi dello stesso consorzio e c’è solamente d’augurarsi che tutte le sentenze ed ordinanze emesse dal Tribunale di Frosinone nei confronti dei numerosi morosi, vengano applicate alla lettera in quanto già passate in giudicate e coloro ora possono chiedere solamente dilazionamento dei pagamenti, ma dovranno pagare nell’interesse del consorzio stesso.
Intanto, basta leggere attentamente la dichiarazione che ci ha rilasciato l’avv. Colasanti ex presidente del Cda e patrocinante in Cassazione per capire la differenza di stili nei commenti. “L’Avv. Luigi Colasanti, nel dimettersi quale consigliere del nuovo C.di A. augura agli altri componenti un buon lavoro sperando che non venga disperso e buttato alle ortiche tutto il lavoro di questi ultimi anni che hanno permesso di determinare i confini territoriali del consorzio, i 2/3 dei soci proprietari di case, le reali competenze e limiti operativi dell’Ente nonché la certezza (acclarata nella sentenza n. 127/2021) che non possa essere più messa in discussione l’esistenza e la legittimità del Consorzio Monte Scalambra. Si ringraziano quindi tutti i componenti del vecchio Cda, ma anche chi, anche solo saltuariamente o occasionalmente, in questi anni hanno collaborato con il sottoscritto dedicando al Consorzio la cosa più preziosa che avevano, il loro tempo”.
Chi vuole intendere. Intenda!
Giancarlo Flavi
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