Dio, patria e famiglia è il suo motto. Quello di Fabrizio Pignalberi, fondatore di “Più Italia” un’associazione politica che affiancherebbe Fratelli D’Italia che, però a tutti i livelli smentisce questo affiancamento. Ma lui va avanti e attacca e minaccia querele contro tutti, perché accusato di truffa, di sinistri sconosciuti, pratiche a saldo e stralcio non versate all’erario, auto riparate e non pagate e cosi finisce sulla trasmissione delle Iene intervistato da Giulio Golia. Lui contrattacca attraverso, respingendo tutte le accuse, e parla di carte per poter documentare il tutto.
È accusato di intascare bonifici di clienti: “i bonifici per 98.000 Euro, sono usciti per sanare i lavori della mia carrozzeria- scrive Ciociaria Oggi”. Su un’auto che avrebbe trattenuto dice: “era in riparazione e se la sono ripresa”. Sui soldi di un sinistro che avrebbe intascato. “Mi hanno firmato la cessione del credito ed hanno preso da me un’auto non pagandola” e su una casa all’asta dice: “ ’asta è stata seguita da un avvocato, che poi ha rinunciato al mandato, non capisco perché accusa me”
Le accuse rivolte contro l’aitante avvocato con laurea conseguita presso l’Università di Tirana sono pesanti. Il presentatore di Italia 1 della trasmissione “Le Iene” Giulio Golia, si è armato di documenti e interviste, lo ha atteso sotto il suo ufficio a Frosinone, prima però aveva ascoltato le persone truffate le quali hanno scaricato una marea di accuse per il comportamento certamente poco edificante tenuto dal Pignalberi in materia di tasse non pagate a saldo e stralcio, di auto vendute e non consegnate di assicurazioni fasulle ecc. tutte cose che, ora, comunque sono al vaglio del magistrato.
La sua storia politica era culminata con l’approccio a Fratelli D’Italia, il partito della Meloni di cui lui si vantava di essere uno dei migliori 10 vicino a lei e per questo partito concorse a Frosinone nel 2017, raccogliendo una cinquantina di voti, ma poi nel 2018 viene definitivamente “cacciato” dal partito.
Ma torniamo alla storia raccontata dalle Jene che a tratti è davvero allucinante. Ai carabinieri della stazione di Piglio risultano una sequela di denunce, che ovviamente sono state rimesse tutte alla Procura della Repubblica di Frosinone, che le sta vagliando. Alcune famiglie della frazione La Forma di Serrone sono state messe letteralmente in croce invece di essere salvate. Famiglie intervistate che hanno lanciato pesantissime accuse in video. Addirittura – le Iene sostengono – che le vittime avrebbero subito intimazioni per non andare in video a denunciare il presunto avvocato truffaldino, che è stato beccato addirittura in viale Mazzini a Frosinone con Pignalberi che insultava una donna e conferma: “É l’unica cosa vera, ma vengo da minacce da parte di lei su cui pende anche un giudizio per aver minacciato la mia figlia”. L’avv. Roberto Filardi che tutela la donna ha presentato delle memorie difensive nel procedimento per stalking e una denuncia per calunnia.
Intanto a livello politico sia a livello nazionale che provinciale ma anche locale da Fratelli d’Italia prendono le distanze da questo ”discusso” personaggio che di recente a Serrone, si era messo in mostra anche contro la sentenza emanata dal Tribunale di Frosinone che stabiliva la validità del Consorzio Monte Scalambra per la sola gestione delle strade, cercando di aggrapparsi a fantomatici cavilli giudiziari, peraltro inesistenti.
Quindi dopo le prese di distanza da parte di tutti ad Iniziare da Giorgia Meloni è arrivata di recente anche quella della sezione di Serrone del Consigliere Comunale e responsabile della sezione locale Andrea Lucidi, che ha preso nette distanze da questi comportamenti. Chi vivrà vedrà come finirà questa, comunque, antipatica storia che di fatto ha rovinato il buon nome del paese come affermano i “fratelli d’Italia”.
G.F.
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