Serrone, presentato il libro “Strapaese” di Francesco Giubilei che invita a vivere il borgo con le sue peculiarità artistiche e culturali

Un interessante libro per il richiamo a vivere nei borghi dei paesi è stato presentato a Serrone dal giornalista-scrittore Francesco Giubilei, stimolato dalle domande di Angelica Stramazzi e presentato dal Sindaco Giancarlo Proietto, presso l’aula consiliare “Santino Bernardini”.

E’ stato ricordato dall’autore che tra i principali animatori dell’esperienza strapaesana sono stati Mino Maccari, Leo Longanesi e Curzio Malaparte con le riviste Il Selvaggio e L’Italiano, ma attorno a strapaese si raccolgono alcune delle più importanti voci del primo novecento italiano sia da un punto di vista letterario che artistico. Da Morandi a Guttuso, da Flaiano a Ungaretti da Ottone Rosai a Romano Bilenchi…

Insomma il novecento da un punto di vista culturale, è stato uno dei secoli più vivaci della storia dell’umanità: movimenti letterari, avanguardie, scuole filosofiche, artisti, scrittori, pittori filosofi, intellettuali editori, collezionisti d’arte.

Ovviamente per fare questo c’è stato bisogno del  movimento culturale  strapese che omaggia la tradizione italiana  e auspica un ritorno alla vita paesana  e alla riscoperta delle tradizioni popolari, contro la deriva metropolitana e modernistica di Stracittà.

Questo è quanto emerso dall’interessante dibattito che si è svolto con la presentazione del libro Strapaese, cosa che l’amministrazione Proietto sta facendo dal momento del suo insediamento perché ha guardato al 2030 con il ritorno all’artigianalità e alle specialità culinarie che ogni paese offre ai suoi visitatori.

Quindi è stato un’ulteriore spunto per rilanciare il borgo in modo turistico. Un borgo quello di Serrone che ha tanta storia da raccontare e tanti aneddoti da dire perché le tradizioni rafforzano la cultura locale.

Finalmente un pomeriggio di cultura, con un personaggio davvero molto interessante che ha studiato la storia. Insomma, uno “Strapaese storico iniziato all’inizio del 900 con lo spirito strapaesano  che vive ancora oggi nell’Italia dei paesi, delle botteghe, delle trattorie e delle chiese di campagna.

              Giancarlo Flavi