Serrone, storica sentenza: il consorzio Monte Scalambra è legittimato ad operare
Il Tribunale di Frosinone, con una sentenza davvero molto illuminata, ha posto fine alla lite interna del Consorzio Monte Scalambra scatenata da 28 lottisti che chiedevano la nullità del Consorzio stesso, sottoscritto al momento dell’acquisto del lotto del terreno. Sono circa 1.500 i lotti segnati sulla carta.
Con sentenza n. 127/2021 pubblicata il giorno 11/02/2021: “ACCERTA e DICHIARA l’esistenza del Consorzio Monte Scalambra e la qualità di soci in capo agli odierni attori e, per l’effetto Dichiara che essi sono tenuti a supportare i relativi oneri da esso derivati; rigetta la domanda di accoglimento e/o estinzione dell’ente consortile; Dichiara inammissibile la domanda di annullamento dei deliberati consortili; Rigetta la domanda di nullità assembleari del 05/08/ 2006, 23/09/2006, 11/08/2007, 11/07/2009, 18/08/2012; 25/06/2017, 29/04/2019 e per l’effetto Accerta e Dichiara che le delibere assembleari impugnate sono valide ed efficaci nei confronti di tutti i partecipanti al vincolo solidaristico; Condanna parte attrice in solido alla rifusione convenuta delle spese di giudizio ecc. Così stabilito l’8/02/2021” il giudice Simona Di Nicola.
In questo modo si mette fine alle diatribe interne ed i lottisti dissidenti non hanno più motivo di invocare ancora il loro legale l’Avv. Colasanti, il quale sta cercando di portare avanti un discorso serio con il contributo di tutti. Ora il tribunale ha anche riconosciuto la validità di questo consorzio che deve gestire le strade interne appartenenti ai lottisti, mentre la strada principale fino alla sommità, ossia nel Piazzale San Paolo VI, è di competenza comunale. Soprattutto in questi giorni che la neve è caduta copiosa gli animi dei lottisti si erano acuiti ancora di più perché se non si pulisce la strada centrale non si può andare in nessuna abitazione. La sentenza inoltre specifica, che coloro che non hanno una casa ma solamente un lotto devono contribuire in parte millesimale al funzionamento dello stesso contratto e quindi pagare i relativi oneri. Questa sentenza entra nel merito dal lontano 2006 il che significa che oggi, non solo i ricorrenti, ma tutti dovranno pagare l’obbligatorietà della iscrizione al Consorzio Monte Scalambra, se vogliono godersi il fresco in estate e la neve in inverno e quindi sollevare il comune da inutili e sterili polemiche. Cosa ancora più importante la sentenza, inoltre, ha dichiarato “la legittimità processuale del Presidente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Monte Scalambra e la cessazione della materia del contendere in ordine alla domanda risarcitoria da svalutazione immobiliare espressamente rinnovata”.
Quindi una sentenza che non ammette più discussioni di sorta, tutti sono invitati a contribuire, secondo i decimali stabiliti dal Consiglio di Amministrazione, che prossimamente si riunirà, per deliberare in tal senso e addirittura possono far pagare gli oneri anche attraverso l’ufficio esattoriale del Demanio pubblico. Finalmente comunque si è fatta chiarezza in modo definitivo su questa lunga ed annosa vicenda.
Giancarlo Flavi
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