Serrone, torna il turismo sul Monte Scalambra, ora è il momento di organizzarlo per rilanciare il territorio

C’è una  leggera ripresa del turismo a Serrone, ci confermano alcuni commercianti del posto, che lascia ben sperare per il futuro ed è ovvio che ci vuole oggi una forte azione politica di rilancio da parte degli amministratori comunali e dalla Pro Loco.

Ovviamente quando si parla di turismo a Serrone si parla di Monte Scalambra e del borgo troppo abbandonato a se stesso. In montagna insistono circa 700 abitazioni, dove la gente dorme un week –end, anche se non lasciano nulla per dormire ma lasciano qualcosa per acquistare fresco e quindi rilanciare l’economia, alimentare. Si ha bisogno di coordinare meglio il commercio del paese con i commercianti che hanno attraversato un forte periodo di crisi con la pandemia da Covid 19, non possono fare da soli, debbono essere aiutati nelle iniziative ed e ora di cominciare a programmare l’estate 2022.

Ma il turismo di Monte Scalambra e del borgo per dirla come lo dice il vice presidente della Pro loco Fabio Lolli “la montagna si vive sempre sia in estate che in inverno”. Ecco perché si deve potenziare lo sviluppo e la ripresa anche della montagna stessa che ha più bisogno di attenzione da parte di tutti (al di là e al di sopra  delle polemiche sul consorzio di gestione dei lottisti che conta come il due di coppe quando regna denari, in quanto per statuto,  si può occupare solamente delle strade vicinali, quella centrale fino sul piazzale Paolo VI è di proprietà comunale).

Quindi,  bisogna saper cogliere questo segnale di ripresa nel migliore dei modi, anche perché il parapendio sta riprendendo, con queste belle giornate ad attrarre gente ed anche nuovi sportivi che arrivano da tutta Italia ed anche questo è una sorta di turismo che bisogna saper trattenere per avere il senso compiuto della parola.

Poi abbiamo scoperto,  che ci sono anche case vacanza. Alcune villette infatti si  sarebbero attrezzate per questo, con barbecue all’aperto  e proprio l’altro giorno abbiamo incontrato un signore che faceva spesa dal macellaio Minori, per far trovare casa a puntino per fine settimana a dei nuovi clienti.

Se si naviga sul web, ci si accorge che in montagna più di qualcuno sta facendo questa nuova attività turistica. Cosa che avrebbero potuto fare anche dei ragazzi di Serrone che una volta chiesero lumi sul come fare. Anzitutto bisogna creare una cooperativa di ragazzi/e, trovare la case in fitto, ve ne sono, e quindi partire con un programma. Creare degli itinerari turistici anche con i paesi vicini. Ad esempio a Paliano c’è un agriturismo che ha rapporti con una agenzia turistica  tedesca. Fa tutto questa. Paga e invia la gente  per una settimana: le persone arrivate vengono accolte a Paliano  poi sono libere di fare tutti le gite che vogliono. Ci risulta che alcuni vanno a Napoli o a Roma e visitano Subiaco, Anagni, Fiuggi per conto proprio con le loro auto e tornano a Paliano la sera per dormire.

Questa idea si potrebbe applicare anche le ville di Monte Scalambra a Serrone, magari facendo riattivare la piscina dell’ex hotel Excelsior che potrebbe essere l’attrattiva che potrebbe essere presa in affitto insieme a quel bellissimo locale e che potrebbe essere il vero richiamo.

Coraggio giovani del comune di Serrone! Le potenzialità turistiche ci sono tutte. Basta che i nostri giovani mettano in moto le loro idee, non solo per creare lavoro sul posto, ma avere anche la soddisfazione di “sfruttare” al meglio le potenzialità turistiche che offre il paese.  Stessa cosa si potrebbe fare anche per le tante abitazioni sfitte nel centro storico.

Katia Piacentini

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