L’appalto di 375mila euro (dei 5,2 milioni) per le strade di via Giulianello, Macere e Selvatico nei giorni scorso sono stati destinati tutti per la contrada Colubro. Gli interventi in quest’ultima zona di Artena sembrano più urgenti degli altri. Secondo quanto riportato in una relazione dal direttore dei lavori all’amministrazione comunale, gli interventi al Colubro non erano stati progettati adeguatamente e, dopo un confronto con l’amministrazione, ha formulato una proposta di variante.
La Consigliera comunale Gloria Scacchi non ci sta. «Leggendo dai giornali, come sempre alla chetichella e senza annunci, senza delibere e senza consenso di Giunta, tramite una determina sono stati spostati i nostri soldi per cui io con la maggioranza Angelini ho presentato, studiato e lavorato il programma elettorale. Quel lavoro è stato fatto al dettaglio per il finanziamento del Ministero dell’Interno. Per Macere si era previsto un capitolato di lavori ad hoc in quanto erano incluse tutte le strade principali fino ad arrivare alla contrada Rapello. Insieme ai lavori del finanziamento c’è un accordo con l’Ente Acea per cui per esempio a Macere via Casa Colonnella entrava nella fattibilità appena iniziati i lavori».
«Questi accordi con Acea sono previsti anche per la contrada Colubro in alcune strade messe oggi nel capitolato della variante Rongoni a spese dei cittadini artenesi – ha aggiunto la Consigliera comunale – Espresso nella determina 620/2020 in cui si evince l’affidamento dei lavori di sistemazione e messa in sicurezza della viabilità in contrada Colubro, Macere, Selvatico e via Giulianello. Il lavoro insieme alla maggioranza Angelini è stato certosino, sono sconfortata dal fatto che nessun rappresentante politico nella nuova maggioranza (come spesso leggo sui giornali) abbia battuto ciglio quando sono stati tolti i fondi per via Giulianello e Selvatico. Sconfortata anche dal fatto che, secondo voci di paese, il sostituto attuale della maggioranza Angelini non abbia letto la determina indirizzata a Lui e al Segretario oltre che agli Uffici – la Scacchi conclude con una domanda – Come nel caso Biometano, anche questa volta l’Ufficio Tecnico prende decisioni in autonomia?».
Articolo a cura di MARCO SARACINI
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