Violenza sessuale di gruppo. E’ questa l’accusa con cui sono stati arrestati tre giovani per aver immobilizzato e palpeggiato una giovane ragazzina non ancora maggiorenne alla stazione ferroviaria di Valmontone. Tutto è successo nel pomeriggio del 16 dicembre scorso: dopo i fatti la vittima ha avuto il coraggio di denunciare il tutto alla Polizia di Stato che in tempi davvero record è riuscita a risalire ai responsabili. Ieri, sabato 18 dicembre 2020 infatti, gli agenti hanno fermato e arrestato i colpevoli.
Violenza sessuale a Valmontone: la nota del Comune di Valmontone
“Quello che è successo è inaccettabile. Da anni il nostro Comune è impegnato contro la violenza sulle donne, con il centro antiviolenza e casa rifugio ‘La Ginestra’ e il centro di ascolto distrettuale ‘Il filo di Arianna’ nonché con una delibera di impegno, in tutti i casi di violenza sessuale, a costituirci parte civile al fianco della donna che subisce qualsiasi forma di violenza. Anche in questo caso, quindi, saremo al fianco della ragazza e della famiglia per avere giustizia”. Lo dichiarato la delegata alle politiche sociali, Floriana Nardecchia.
“La nostra è una condanna ferma – aggiunge il sindaco di Valmontone, Alberto Latini,- e ribadiamo tutto il sostegno alla ragazza, anche nelle spese legali che dovrà sostenere. In questa brutta storia, un plauso va al testimone che ha visto quello che stava accadendo e non si è girato dall’altra parte, ma è intervenuto mettendo in fuga i tre balordi, impedendo loro di andare avanti nei beceri intenti criminosi. E’ grazie a questa persona che i tre sono stati arrestati dalla Polizia di Stato di Colleferro e, adesso, faremo in modo che la giustizia li inchiodi alle loro responsabilità”.
Le parole di Eleonora Mattia Consigliera regionale
“Rimango molto colpita, tra sentimenti di rabbia e profondo dispiacere, dalla notizia delle molestie sessuali ai danni di una giovane ragazza e dell’arresto dei tre uomini avvenuto nella mia città. Principalmente, esprimo tutta la mia vicinanza e solidarietà alla ragazza e lo faccio prima come donna e poi come rappresentante delle Istituzioni. Mi inquieta pensare alla sua paura e al suo terrore dopo essersi accorta di essere seguita nel buio appena scena dal treno e ringrazio l’uomo che ha attirato l’attenzione dei tre malintenzionati, spegnendo i loro impulsi animali.
La rabbia prevale su qualsiasi sentimento anche se apprendiamo che i tre criminali sono stati prontamente assicurati alla giustizia, grazie all’intervento immediato degli agenti della Polizia di Stato a cui va tutto il mio più sentito ringraziamento. Mi auguro che la giustizia faccia adesso puntualmente il suo corso e che non ci siano sconti di sorta nei confronti di questi soggetti. Rivolgo ancora il mio pensiero alla ragazza e mi metto a sua disposizione per qualsiasi cosa possa esserle di aiuto e di conforto in questo terribile momento: deve sapere che non è sola e che la sua comunità e le Istituzioni, tutte, le sono vicine.
La città di Valmontone ha sempre rivolto attenzione alle donne e si è sempre impegnata per difendere le loro fragilità: lo ha fatto con l’apertura del centro antiviolenza e casa rifugio ‘La Ginestra’ e del centro di ascolto ‘Il filo di Arianna’ e, qualche anno fa, con l’approvazione della delibera ‘365 giorni contro la violenza sulle donne’, promossa quando avevo l’incarico di vicesindaca, che prevede, tra le altre iniziative, anche la costituzione di parte civile del Comune di Valmontone a fianco della vittima e un sostegno per le spese legali. Da questa mattina, sono in contatto con le forze dell’ordine, con il sindaco Alberto Latini e con l’assessora alle Politiche Sociali, Floriana Nardecchia, che stanno seguendo passo passo tutta la vicenda”.
Articolo a cura di REDAZIONE
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