(di Anna Ammanniti) Anche nella tornata elettorale del 10 giugno scorso, ha vinto il partito del non voto, circa 4500 votanti hanno scelto di non recarsi alle urne, usare l’indifferenza piuttosto la protesta, attraverso il voto. Un calcio alla vita politica, un gesto che vuol significare: “Fate pure, tanto a noi non cambia niente!” Beh triste come conclusione, ma i numeri parlano da soli, l’incremento dell’astensione parla da solo. Il voto è un diritto inviolabile e un dovere civico,
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Fonte: Tg24.info