Ci siamo. Tra poco meno di un mese, Covid permettendo, gli italiani saranno chiamati alle urne per esprimersi sul referendum per il taglio dei parlamentari, per le regionali in sette Regioni e sono oltre mille i comuni che eleggeranno i nuovi sindaci. Nel Lazio si prepara al voto anche Zagarolo, con il Movimento 5Stelle che ha deciso di candidare Marco Riccardi, imprenditore nel settore socio-sanitario e attivista del Movimento dalla prima ora.
Dott. Riccardi, secondo lei gli elettori hanno ancora fiducia nel Movimento 5Stelle? Bella domanda. Io penso che se una persona ha dei valori, a prescindere da come va la politica a livello nazionale e anche locale, quei valori restano. Io mi auguro che tutti quelli che hanno creduto nel Movimento 5Stelle, anche se ne sono usciti perché in disaccordo con le scelte fatte a livello nazionale, a prescindere da dove vadano conservino quella che è la base dello spirito del Movimento. Io non voglio credere che una persona passi da un ideale all’altro solo perché non è d’accordo con una scelta fatta a livello nazionale. Conosco tantissimi attivisti che nonostante tutto sono sul territorio e si impegnano fattivamente, hanno conservato i loro ideali di base.
Quale sarebbero le prime azioni che fareste una volta insediati? Sicuramente si farà subito una valutazione dei problemi veri che ha il territorio di Zagarolo. E ne ha tanti, a cominciare dalla zona periferica di Valle Martella. Noi non siamo onnipotenti, quindi dovremmo sentire quello che ci diranno gli abitanti di Zagarolo e da lì stileremo una scaletta delle cose più urgenti su cui intervenire. Sicuramente interverremo sulla rete fognaria, su quella idrica, sulle strade e sui giardini, fino ad arrivare a progetti più ambiziosi che abbiamo sul programma. Uno di questi, per esempio, è l’indipendenza energetica del Comune. Noi del Movimento ci siamo resi conto che il Comune di Zagarolo ha tantissimi terreni incolti che potrebbero essere sfruttati mettendoci sopra degli impianti fotovoltaici, che funzionano e danno benefici.
Indipendenza energetica significa anche coinvolgere l’imprenditoria privata: qui verrò attaccato perché il privato non viene mai visto di buon occhio quando si parla di pubblico, ma ci dobbiamo render conto che con la situazione in cui versano i Comuni oggi far entrare l’imprenditoria privata significa fare entrare un flusso di capitali che possono essere sfruttati, sia per cittadini che per il Comune. L’istituzione mantiene comunque la supervisione e il controllo del progetto. Io personalmente la vedo in grande, non è detto che anche i comuni limitrofi non possano usufruirne. Altra cosa su cui intervenire sarebbero gli impianti di illuminazione, perché a tutt’oggi l’Amministrazione non ha completato la trasformazione degli impianti a led per il risparmio energetico.
Vorrei chiarire anche un altro punto, che è lo Zagarolo Hospital. Non è inteso come classico ospedale di degenza, perché quello già lo abbiamo ed è l’ospedale di Palestrina. È inteso invece come centro di diagnostica per eccellenza. Un solo discorso ambulatoriale sempre a gestione mista pubblico privato, dove si può dare risposta concreta, veloce e fattiva alle esigenze non solo dei cittadini di Zagarolo ma anche dei comuni limitrofi. Io vengo dal mondo della sanità e quando sento che un povero cristo per fare un elettrocardiogramma deve aspettare tre mesi mi viene la pelle d’oca.
Zagarolo ha una cultura sanitaria, c’era l’ospedale oggi c’è la Casa della Salute, la Fondazione Turati che è una RSA, ma è carente di un centro diagnostico di eccellenza. Questo discorso andrebbe anche a rafforzare il polo ospedaliero di Palestrina. Siamo disponibili a collaborare con chiunque voglia lavorare fattivamente Individueremo una location, sentiremo degli imprenditori nel ramo sanitario perché è a gestione mista, lo dobbiamo creare da zero. Ecco perché nasce la volontà e il piacere di coinvolgere più realtà possibili nella realizzazione, che è anche molto fattibile.
Cosa contestate all’attuale amministrazione comunale? Il disimpegno e il non mantenimento di quello che avevano promesso cinque anni fa. Hanno fatto ben poco. Valle Martella per esempio è un grande problema, i cittadini sono del tutto scontenti. I cittadini di Zagarolo sono scontentissimi della riqualificazione delle scuole, promessa dopo la tragica morte di una bambina più di quindici anni fa. Sono anni che si aspetta ma questo percorso di riqualificazione degli impianti scolastici non è stato portato a termine. Poi c’è il problema dei parcheggi nel centro storico, che è sotto gli occhi di tutti che non è stato risolto.
Parliamo di Valle Martella, zona che dista circa 11 km dal centro di Zagarolo, totalmente abbandonata a sé stessa. Si è parlato di indire un referendum per chiedere l’annessione di questa zona a Roma Capitale. Ci spiega meglio cosa significa? Chiariamo subito un concetto: il referendum non è stato proposto dal Movimento 5Stelle, ma ci è stato chiesto dai cittadini. In tantissimi ci hanno posto questa domanda, perché dobbiamo rimanere annessi a Zagarolo quando a causa delle distanze ci serviamo a Roma? Anche a fare la spesa giornaliera non si va a Zagarolo ma a Roma. Qual è il sistema migliore per dare seguito alla volontà popolare? Il referendum.
Noi ci siamo detti disposti ad appoggiare questa scelta, visto che Roma Capitale attualmente è governata dal Movimento e anche i ministeri interessati, noi non possiamo fare altro che appoggiare la volontà popolare. Qui ci stanno attaccando che abbiamo indetto noi il referendum, ma noi ci limitiamo solo ad appoggiarlo e a dare la possibilità di aprire un tavolo di trattative con Roma Capitale.
Articolo a cura di MIRIAM GUALANDI
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