Grillo, la Raggi, il sonetto galeotto e la… distrazione di massa

 “Pé questo ve dico che l’onesti dovrebbero pijà e valige, e, annassene, abbandonà sta città bella e zoccola. Si vincheno li vecchi Partiti, sète fottuti. Nun se farà più gnente, e, si se farà quarcosa sarà pé volere de la magistratura. Ma voi, godete a sputà in faccia a na sindaca pulita, e testarda, una che le cose le fa. Pensatece , c’avete undici mesi de tempo. O volete Roma, o sète morti, che Roma, quell’artri,

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Fonte: Alessio Porcu