Si è svolta il 30 settembre nella splendida e prestigiosa location degli studi Lead la serata finale del Roma Music Festival, il talent musicale ideato dal produttore Andrea Montemurro, con la direzione artistica del maestro Mario Zannini Quirini.
I tredici finalisti in gara hanno dato letteralmente spettacolo, esprimendo un pregevole livello di qualità e una presenza scenica notevolissima.
Nonostante l’emergenza sanitaria in corso, la finale è andata in scena nel rispetto dei protocolli Covid, seppur a porte chiuse. A condurre con ritmo e sapienza è stato il presentatore Stefano Raucci, che ha introdotto gli artisti in gara dosando bene tempi e momenti dell’evento.
Ogni concorrente ha portato due brani a scelta, inediti e cover, a cominciare dalla giovane Giulia Bianchi, prima ad esibirsi con “Dimentico Tutto” di Emma e “E Penso a Te” di Lucio Battisti. Inizio di livello alto e confermato subito dopo da Alessandra Casìno, che ha presentato i due suoi inediti (“La Terra Trema”, dedicata ad Amatrice, e “Every Person”).
Molto apprezzata è stata poi l’esibizione di Luana Di Maio, che ha emozionato con “Basta” (suo inedito dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne), per poi proporre “Shallow”. A seguire, spazio al duo formato da Claudia D’Ottavi e Daneluz (ex componente dei Baraonna) che hanno portato due brani d’ispirazione dance di grande impatto come “Rebel Inside” e “Mad Illusion”. Ritorno alle sonorità più melodiche con la voce potente di Gerry Duni (“I can’t male you love” e “Perso di Te”) e al cantautorato italiano con Carlo Alberto Ferrara, già vincitore del premio Gaber nel 2009, in gara con “Se ti va” e “In Vino Veritas”.
Grandi elogi anche per Jandy, già finalista di “The Voice”, in scena con la sua voce potente in “The Greatest Love of All” e “One Night Only”. Spazio poi al rock con i Kupra (“Time to Fly” e “Evelyn”), prima della ventata di energia portata dal reggae di Marella con “Non T’Invidio” e “Scappo.
Voce melodica quella di Marco Salvatori, che ha lasciato il segno con “Senti” e “Bella”, per poi passare il testimone all’estro creativo di YuGen, autore e ballerino hip hop (“Sono Qui” e “Loving Bounce”) e al rap melodico di Xanto e Ze Carioca (“Chissà” e “BMW”). A chiudere le esibizioni Marco Strong, protagonista con “Who wants tol ive for ever” e “Unchained Melody”. Poi il momento delle premiazioni per tutti, con le parole del produttore esecutivo e ideatore del RMF Andrea Montemurro: “Ancora una volta, come dalla prima edizione del 2006, il nostro festival et stata un’occasione di valorizzazione di giovani artisti e talenti. – dice l’ideatore del RMF Andrea Montemurro -. Il livello è stato altissimo, degno se non superiore di tanti festival molto reclamizzati. Nonostante l’emergenza, non volevamo però rinunciare e dare un segnale di ripartenza attraverso la musica e il canto. E ora si comincia a lavorare da subito all’edizione del 2021″.
Tutte le informazioni sul festival, la storia e i partecipanti della serata finale sono sul sito www.romamusicfestival.com.
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